BAUDELAIRE Charles (1821-1867)
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LES PARADIS ARTIFICIELS OPIUM ET HASCHISCH PAR CHARLES BAUDELAIRE.
Specific
Price: € 1.600,00
Product's description
Elegante legatura leggermente posteriore, firmata Canape R.O. in pieno marocchino a grana grossa color mattone; triplice filetto in oro ai piatti; al dorso, 5 nervi rilevati, autore e titolo in oro al penultimo scomparto superiore; a quello inferiore, la data; duplice filetto agli altri scomparti; ampia bordura in oro ai contropiatti; tagli dorati, guardie marmorizzate. All'interno, brossura editoriale conservata in entrambi i piatti. Occhietto; 1 tavola fuori testo di formato inferiore, incisa da Edouard Manet e raffigurante un ritratto di Baudelaire; si tratta della lastra impressa da Salmon nel 1862 ma senza la sigla dell'autore in alto a sinistra; frontespizio con titolo e marca tipografica in rosso e nero; IV pagine numerate; 304 pagine numerate; 2 pagine non numerate di cui l'ultima, bianca. Prima edizione e prima emissione, altre emissioni riportano la data del 1861, "de nombreux exemplaires avec une couverture de relai datée 1861" (Oberlé, 228). Baudelaire era interessato ai fenomeni legati all'uso dell'hashish, così come lo furono anche Nerval e Gautier, tant'è che da giovane Baudelair ebbe a frequentare il celebre "club des Haschischins" nel 1843. Il volume è diviso due parti, la prima contiene il "Poème du haschisch", una sorta di trattato filosofico e in parte scientifico, in cui analizza la scienza, la natura e gli effetti delle droghe orientali. Baudelair definisce il fenomeno come una depravazione dell'infinitezza umana, colpevole dei peggiori eccessi che la porta a cercare dei "paradis artificiel" nell'ashish o nell'oppio. Da qui l'autore traccia una sorta di "monographie de l’ivresse" che queste droghe dispensano. L'analisi è condotta con rigore e senso di un'economia ammirevole che gli permettono anche di indulgere in riflessioni brillanti su arte, poesia, miseria e ansie esistenziali. La seconda parte del volume raccoglie una serie di brani a commento dell'opera di Thomas de Quincey "Les Confessions d’un mangeur d’opium anglais." E' una compilazione e una critica che svelano la straordinaria raffinatezza letteraria di Baudelaire. Sono ammirevoli il rigore dell'analisi, il bello stile, l' intelligenza e la sensibilità con cui approccia le diverse esperienze. Esemplare in ottime condizioni, "in barbe", salvo che per ampia lacuna al fondo di pagina 15, risarcita da restauro.